Legge n. 47 del 1948 (legge sulla stampa)

RISPOSTE E RETTIFICHE

Il Presidente dell’Associazione volontari Stay Behind risponde all’articolo di Huffingtonpost dal titolo “Gladio, il reato di comunismo, l’esercito di riserva: le proposte più assurde made in Fdi” a cura di Alfonso Raimo pubblicato il 20 settembre 2022.


GENTILE DIRETTORE RESPONSABILE, FACCIO SEGUITO AL VOSTRO ARTICOLO:
La riabilitazione di Gladio, il reato di comunismo, l’esercito di riserva: le proposte più assurde made in FdI. Di Alfonso Raimo.


“Silendo libertatem servo”. In silenzio servo la libertà. Fratelli d’Italia non spegne la fiamma, anzi resuscita un altro simbolo controverso. Quello di Gladio, l’organizzazione clandestina sciolta dal governo italiano il 27 novembre 1990, sezione italiana della rete Stay Behind. Per i 622 italiani che vi militarono, il partito di Giorgia Meloni, col capogruppo al Senato Luca Ciriani, propone l’equiparazione “al servizio prestato presso le Forze Armate dello Stato”.


La nostra Associazione esiste perché nel 1994 degli uomini liberi e onesti, abbandonati dallo Stato, hanno seguito la via più democratica possibile, e ciò costituire in maniera trasparente e chiara un soggetto che potesse rappresentarli affinché la verità venisse a galla. Sono passati 30 anni e ancora non abbiamo ottenuto il rispetto dovuto da uno Stato serio e che si comporti in maniera onorevole. NON demordiamo, crediamo nelle istituzioni e negli uomini e donne di buona volontà, in una repubblica che abbia il coraggio di avere delle radici solide nel passato e proiettata verso il futuro.


Purtroppo negli ultimi 30 anni c’è stata troppa disinformazione sull’argomento. Eppure, in merito a Gladio due illustri esperti quali Aldo Giannulli e il Giudice Guido Salvini sono stati molto eloquenti. Infatti, per Giannulli e Salvini Gladio non ha mai avuto nulla a che fare con quanto detto, scritto e riscritto da molti accusatori. Quindi Stragi, Via Fani, Omicidio Mattarella, Loggia P2, Mafia e quant’altro.
Per quanto ci riguarda, Aldo Giannulli, Guido Salvini e molte altri come loro di rilievo nel panorama internazionale hanno dimostrato di essere persone serie, democratiche e orientate alla ricerca della verità e della giustizia. Le valutazioni vanno fatte studiando documenti, fonti qualificate, analizzando il tutto con tanta onestà intellettuale.


Se si vuole creare scandalo, inventare teoremi e supposizioni che deviano dalla verità e dalla giustizia, non si fa un servizio al paese e alla democrazia.


Purtroppo vi sono state molte persone in mala fede che per autopromuoversi e crearsi un piedistallo sociale dal quale emergere e farsi notare, hanno lanciato idee e supposizioni fantasiose e non aderenti alla realtà dei fatti.


Purtroppo in questi anni vi è stata una progressiva riduzione degli spazi democratici in Italia. In un vero sistema democratico i giornalisti dovrebbero controllare quello che fanno i politici, i magistrati, le forze di polizia. Il giornalista dovrebbe essere una sentinella dotata di onestà intellettuale, equilibrio ed obiettività. Ma se alcuni giornalisti si trasformano da agenti di controllo in comunicatori, allora abbiamo un problema serio. Il rischio è di trovarsi in una propaganda martellante di un pensiero unico che segue gli interessi di pochi a scapito della collettività.
Innanzitutto gli appartenenti alla Stay Behind italiana sono tutti uomini normali dotati di valori sani e dediti all’amore incondizionato per il Nostro Paese e per la Democrazia. Per descrivere in maniera esaustiva il ruolo degli appartenenti alla struttura militare speciale denominata STAY BEHIND (e non come chi vuole traviare la realtà e cerca di fare disinformazione chiamando STAY BEHIND “PARAMILITARE”), occorre inquadrare storicamente la posizione dell’Italia nel panorama internazionale. Il nostro paese era appena uscito dalla seconda guerra mondiale e il nuovo governo che si formò dopo le elezioni democratiche del 1948 dovette prendere atto che l’Europa era ormai divisa in due sfere di influenza contrapposte e che la sicurezza di un paese dipendeva dall’appartenenza all’uno a all’altro schieramento. Infatti il 4 aprile 1949 Italia sottoscrisse il Trattato del Nord Atlantico, che affrontò la sua prima crisi a seguito dell’invasione della Corea meridionale e di una possibile analoga iniziativa in Europa da parte sovietica. La conseguente “strategia avanzata” adottata dall’Alleanza, che esigeva il potenziamento militare di ciascun membro, portò alla conseguente creazione in armonia con quanto richiesto a tutti gli altri paesi democratici, della Struttura Militare Speciale STAY BEHIND. Ritengo inutile dover riportare tutti i compiti assegnati e le funzioni che sono state ampiamente riportate da libri specifici e articoli di giornali e riviste ben documentate, ma una cosa ci tengo a rimarcarla e cioè che tutti questi uomini valorosi avrebbero dovuto ingaggiare una guerra asimmetrica per liberare l’Italia da un invasore antidemocratico e totalitario che avrebbe privato tutti noi della libertà propagandando un’ideologia di stato.

Tutto il personale è sempre stato formato all’interno di basi militari, da istruttori militari, con un chiaro progetto conforme ai dettami COSTITUZIONALI.

Sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Purtroppo persone in cerca di visibilità che enunciano strambe teorie e falsi complotti ce ne sono molte. Se poi aggiungiamo la mala fede di qualche pseudo giornalista che alimenta le notizia false e tendenziose solo per vendere più copie di un giornale o aumentare le visualizzazioni dei suoi articoli online, non vi è rimedio. Viviamo in un sistema squilibrato dove per esempio un parlamentare, nascondendosi dietro ad un atto di sindacato ispettivo e alla relativa immunità, enuncia teoremi complottisti che vengono ripresi e amplificati dai mezzi di comunicazione di massa. Questa sequenza riesce a mettere in moto una macchina del fango devastante difficile da disinnescare.

In particolare, per quanto riguarda il vostro articolo, ci tengo ad evidenziare che abbiamo interessato tutti i partiti dell’arco parlamentare per far valere le nostre ragioni e cioè che:

  • i Volontari di STAY BEHIND hanno sempre operato nel rispetto della costituzione, richiamati in servizio dallo STATO MAGGIORE DIFESA cosi come riconosciuto dalle sentenze passate in giudicato di assoluzione perché il fatto contestato NON SUSSISTE. (SENTENZE DI CASSAZIONE REPERIBILI SUL NOSTRO SITO INTERNET WWW.STAY-BEHIND.IT)
  • Tutto il personale richiamato in servizio era obbligato a rispettare l’Articolo 52 della nostra Costituzione Repubblicana e cioè che la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
  • Tutto il personale era tenuto al Segreto, la cui violazione, avrebbe comportato la condanna a norma dell’articolo 261 del CODICE PENALE.

Ad oggi la pressante attività di disinformazione e calunnia perpetrata nei confronti del personale della STAY BEHIND, onesti cittadini che hanno assolto al loro dovere di difesa della COSTITUZIONE REPUBBLICANA, ha portato ad una presa di distanza nei loro riguardi da parte di TUTTI I PARTITI, ivi compresa GIORGIA MELONI.

Con la preghiera di prendere giusta nota di quanto testé riportato e dare visibilità alla nostra risposta e giusta rettifica.

Cordiali saluti

Il Presidente Associazione STAY BEHIND

Dr. Omar Vittone

Archivio notizie